Cosa Facciamo

Maison des Vieillardsz

Casa Anziani

Una giornata a Lakay Mwen « Maison des Vieillards » Haiti

Qui ci sono ancora i galli che cantano al mattino, alle prime luci dell’alba. Gislene e Josianne sono già sedute sulla verandina e pregano, ringraziando il Signore per aver la grazia di assistere a un nuovo giorno. La rozza scopa di Juan che pulisce il cortile è il primo suono del mattino, seguito dai lavoratori che, uno ad uno, arrivano alla missione.

La maggior parte degli anziani si arrangia da sola per lavarsi e vestirsi, salvo per Eliphete e Jeunes, che hanno dei problemi motori: di loro si occupano Wilnick e Mackenson appena arrivano. Wilfrid è confinato a una sedia a rotelle da almeno vent’anni, ma ha imparato a fare tutto da solo, anche farsi il bucato.

Il profumo del caffè dalla cucina mette di buon umore un po' tutti e, quando la colazione è pronta, tutti mangiano nel loro angolo preferito, con calma e serenità. E così è per pranzo e cena. Yves non è mai contento con la razione; Jeanne mette da parte un panino e un po' di caffè per il figlio che viene a trovarla spesso; Loulouse e altri quattro anziani pregano e mangiano insieme; e Juan raccoglie tazze e piatti da portare in cucina. Non abbiamo regole severe per loro, non li obblighiamo a mangiare insieme o altro. Al mattino, prima delle 7, nessuno può uscire, e la sera devono rientrare prima che faccia buio, ma per il resto si gestiscono la giornata come vogliono. Ci fu un tempo, fino a 5-6 anni fa, in cui ogni tanto li portavamo al mare, in diversi gruppi, ma a causa della difficile situazione è diventato impossibile.

La domenica c’è chi va alla Chiesa Cattolica o Protestante, e fino a tre anni fa c’era un gruppo della parrocchia che veniva a visitare gli anziani per cantare e pregare con loro, ma... da tre anni, niente.

Le due donne che lavorano nella “Maison des Vieillards”, Colette e Marie, cominciano a raccogliere lenzuola e vestiti sporchi e a lavarli; dopodiché si occupano delle stanzette degli anziani, che comunque sono ben tenute dagli stessi, ma per lavare i pavimenti e disinfettare intorno ci pensano loro. Mentre il giorno diventa un’esplosione di suoni, con i bambini che riempiono le scuole, gli anziani sono occupati con diverse cose. C’è chi esce per una passeggiata, chi si fa la barba, chi si lascia pettinare da Colette o Marie, o tagliare i capelli da Wilnick.

Gli anziani sono molto abitudinari, e l’abitudine diventa la loro ancora di salvezza, il rifugio per sentirsi al sicuro. Diversi anziani li abbiamo trovati per le strade anni fa, altri sono stati mandati da noi dalle Suore Vincenziane, non lontane da qui, o dalle Sorelle della Carità di Madre Teresa. Le richieste sono tante, ma abbiamo solo 30 posti.

Nel corso della mattinata ci sono i quattro irriducibili anziani che giocano a domino senza mancare un giorno. Sono simpatici e fanno gruppo a sé. Ogni tanto, di sera, cantano o si mettono a parlare, si scambiano battute e ridono, donando un sorriso a tutti gli altri. Le casette sono ricoperte con lamiere coibentate che fungono da isolanti, e quindi le stanze sono relativamente protette dal caldo. Il cortile è circondato da pini e alberi di mandorle con larghi rami e fitto fogliame, che mantengono fresco il cortile dove tutti, quando vogliono, si siedono. L’interno delle casette è semplice: tutti hanno il letto, una sedia, un comodino, la zanzariera e un ventilatore in comune.

Cerchiamo sempre di soddisfare le semplici richieste di alcuni di loro. C’è chi beve un po' di liquore locale ogni tanto, chi mastica tabacco, chi fuma (poco), chi vuole una radiolina, dei biscotti o dolci locali. Tutti hanno una ‘mancia’ ogni 15 giorni per fare quello che vogliono. Di solito regna pace e buon vivere fra di loro, ma ogni tanto ci sono bisticci, litigate e parolacce che volano. Tuttavia, sono come un fuoco di paglia: passano velocemente.

Negli ultimi due anni abbiamo avuto tanti problemi in zona a causa di scontri fra bande rivali, e ogni tanto abbiamo vissuto momenti difficili. In diverse occasioni, nutriti spari si potevano sentire da lontano, ma anche dalla stradina di passaggio. A volte si nascondevano proprio davanti al portone della missione per sparare, e quindi erano momenti di paura e panico per tutti. Per tre volte, parte della missione si è svuotata, con lavoratori e altri che sono stati costretti a scappare in altre zone temporaneamente. Ma grazie a Dio ho dei ragazzi fedeli che hanno sempre assicurato la continuità della missione. In un momento particolarmente difficile avevamo pensato di mandare gli anziani a vivere per un po’ in una struttura gestita dai Fratelli di Madre Teresa, ma nessuno di loro voleva andarsene. Diciamo che in quei tempi difficili sono stati loro a dare coraggio e speranza a tanti di noi.

All’imbrunire regnano pace e serenità nel cortile degli anziani. Le loro storie parlano di stenti, difficoltà, durezze e privazioni, ma anche di coraggio, rassegnazione e realismo. Le loro storie farebbero pensare ad anziani pieni di amarezze, risentimenti, cattiveria... e invece ci sono sorrisi e pace. C’è qualcosa di speciale in questo popolo, nel modo di accettare la vita, con un semplice "come vuole Dio" e con un disarmante fatalismo. Quello che resta di questi anziani è un corpo strapazzato e piegato da una vita dura e segnato dal tempo, ma con la bellezza di un vecchio albero di olivo siciliano.

Maurizio

Scuole

Sostegno a distanza

"Lakay Mwen" - In creolo per "casa mia"

Da 25 anni la Fondazione Lakay Mwen opera fra i più bisognosi nei quartieri poveri di una zona periferica di Port-au-Prince, Haiti. Fondata da Maurizio Barcaro, missionario laico di Milano, la Fondation Lakay Mwen è nata con l’obiettivo di accogliere e prendersi cura di anziani abbandonati e handicappati, ma ben presto ha rivolto l’attenzione anche verso i numerosi bambini che popolano i quartieri circostanti. Una piccola scuola sotto una tettoia fu aperta e, nel corso degli anni, la scuola si è sviluppata e ampliata, dando vita a un programma scolare completo e ben articolato, capace di ospitare ora circa 3.500 fra bambini e giovani.

Lo spirito della missione è quello di restare vicini ai più poveri, portando un aiuto immediato, diretto e concreto per i loro bisogni. La presenza costante di "Lakay Mwen" (creolo per "casa mia"), anche in tempi difficili di cicloni, inondazioni, colpi di stato, criminalità, anarchia, marasma politico e anche attraverso il terribile terremoto del gennaio 2010 e l’epidemia di colera, è un segno di speranza per le numerose famiglie dei quartieri circostanti. Non siamo venuti a “portare” qualcosa, ma a “vivere con loro”, condividendo un po’ della durezza della loro vita.

Il programma scolare sviluppato nel corso degli anni comprende: la scolarità dei primi anni di età, il ciclo primario (elementari-medie) che dura 8 anni, e il ciclo secondario (Liceo) che dura 7 anni, alla fine dei quali si ottiene il diploma di studi superiori. Il tutto è riconosciuto dal Ministero dell’Educazione. Poi abbiamo corsi professionali di falegnameria, cucito, informatica, musica, artigianato, che sono aperti in particolare agli studenti che, alla fine del ciclo primario, non sembrano troppo portati allo studio e quindi hanno un’alternativa alla scuola secondaria. Lo scopo del programma, in generale, è quello di accompagnare i bambini di famiglie disagiate dai 6 anni fino all’età adulta, donando loro un’educazione di base e superiore in un ambiente protetto e sicuro.

Ai bambini assicuriamo: retta scolare, libri, uniforme, zainetto e, in molti casi, anche le scarpe. Per i bambini del ciclo primario, assicuriamo anche un pasto al giorno.

Attraverso una cooperazione con altre realtà che operano nel campo della sanità, possiamo assicurare ai bambini anche un’assistenza medica di base (visite, analisi e fornitura di medicinali, se necessario) e, in casi straordinari, anche sostegno per operazioni o degenze. Tutti i bambini vengono anche vaccinati periodicamente attraverso un programma statale.

La scolarità gratuita è garantita attraverso il Sostegno a Distanza individuale per i bambini, organizzato dall’Associazione Lakay Mwen e da altre associazioni e organizzazioni in Italia.

Nel corso degli anni, migliaia di bambini dei quartieri poveri della “Plaine” sono passati nelle nostre scuole. Bambini anche di Cité Soleil, la bidonville più miserabile della capitale, a 5 chilometri dalla missione, e da qualche anno centro di reclutamento di giovani banditi dai 13 anni in su. Molti dei nostri bambini vengono anche da Canahan, a circa 3 chilometri dalla missione, un’altra bidonville nata subito dopo il terremoto del 2010, in un vasto terreno di collina all’uscita nord della capitale, che rivalizza ormai con Cité Soleil per tutte le peggiori ragioni.

Dal 2002 continuiamo a prenderci cura di bambini che non avrebbero mai la possibilità di andare a scuola, e offriamo loro un’educazione per un futuro migliore e un luogo protetto dove possono essere “bambini”.

Centro Nutrizionale

Cuore Amico

Grazie alla donazione di Cuore Amico di Brescia

A novembre 2023 abbiamo aperto il Centro Nutrizionale Cuore Amico all’interno della scuola Institution Mixte la Providence de Sibert, grazie a un’importante donazione di Cuore Amico di Brescia.

In un paese dove la sanità non è data per scontata e dove una povera alimentazione e condizioni di igiene deplorevoli contribuiscono a problemi di salute cronici o addirittura alla malnutrizione, grazie al Centro possiamo tenere sotto controllo la salute fisica dei bambini attraverso queste fasi:

  • Visita medica

  • Aiuto con medicine, pacchi alimentari e kit sanitari per i più bisognosi

  • Ricoveri ospedalieri nei casi più gravi e copertura delle varie spese

Progetto

Emergenze

Haiti in un clima continuo di emergenza

Il 1º gennaio 1804 fu dichiarata l’indipendenza dell’isola, con il nome che le avevano dato gli indios dei Caraibi prima dell’arrivo degli spagnoli: Haiti.

Purtroppo, da allora, la sua storia politica e sociale è sempre stata travagliata e piagata da dittature, colpi di stato, assassinii di presidenti, divisioni politiche, corruzione, povertà e miseria.
Come se non bastasse, ci sono anche periodici disastri naturali come uragani, epidemie, terremoti e altro, che impediscono al Paese di sviluppare una società orientata al benessere comune.

Noi abbiamo sempre cercato di prestare attenzione alle esigenze e di mettere in pratica progetti di emergenza non solo a Port-au-Prince, ma anche in città del sud del Paese, soprattutto dopo il terremoto del 2021.

Là abbiamo costruito:

  • 130 casette

  • 9 scuole per parrocchie povere

  • Organizzato distribuzioni di pacchi alimentari

  • Distribuito materiale scolastico per centinaia di bambini

Per venire brevemente all’attualità recente, l’assassinio del Presidente a luglio 2021 ha creato un vuoto politico che persiste tuttora, ma è dal 2019 che si assiste a un progressivo deterioramento della situazione sociale in Haiti, causato dal vertiginoso aumento della criminalità.

Nel corso degli anni si sono formate bande di criminali ben organizzate e armate, che hanno occupato diverse zone della capitale, imponendo la loro legge del terrore e precipitando la città in uno stato di anarchia mai visto prima.

Queste bande operano quasi indisturbate, coscienti che la polizia locale non riesce ad arginare la loro azione.

In questo clima di emergenza, noi continuiamo a:

  • Accogliere bambini di famiglie sfollate da altre zone

  • Aiutare 112 anziani del vicinato con pacchi alimentari e aiuto per l’affitto delle loro casette

  • Entro breve, faremo in modo di portare un pasto al giorno a questi anziani, molti dei quali vivono da soli e non hanno risorse per comprare cibo

  • Gestire i Corsi Professionali di: Cucito, Artigianato, Informatica ai quali presto aggiungeremo Estetista e Falegnameria.

  • Distribuire pacchi alimentari a bambini malnutriti delle scuole

DONAZIONI

Aiuta l'Associazione con libere donazioni

Il versamento potrà godere delle deduzioni e delle detrazioni fiscali previste dal D.Lgs 117/17

Associazione Lakay Mwen Onlus
Banca Popolare di Sondrio – Agenzia Pero
IBAN: IT60L0569633560000003718X79

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